QUADRI ELETTRICI DI CANTIERE: SICUREZZA

Ponteggio con cartellone Morello Impianti

QUADRI ELETTRICI DI CANTIERE: SICUREZZA

Il cantiere é generalmente considerato come uno dei luoghi maggiormente esposti a pericoli elettrici non solo perché sottoposto a movimentazioni continue, ma anche per la possibile presenza di personale non preparato e non formato sotto questo punto di vista. In caso di qualsiasi dubbio, é consigliabile quindi rivolgersi ad esperti del settore, come il personale di Morello Impianti. In un ambiente di lavoro come in un cantiere, infatti, l’impianto elettrico deve essere realizzato tenendo in conto le condizioni climatiche variabili, il rischio di urti, la possibile presenza di polveri ed acqua ed eventuali altri potenziali pericoli come il rischio d’incendio o di esplosione. Attenzione particolare deve essere posta al quadro elettrico che fa capo all’alimentazione di tutto l’impianto.

Il quadro elettrico: da cosa è composto?

L’impianto elettrico di cantiere é composto dai componenti elettrici che si trovano all’interno del cantiere stesso e che sono elettricamente collegati. Generalmente questo impianto ha vita breve, appare con l’inizio dei lavori e scompare al termine di questi. Consigliamo sempre di preparare una documentazione completa delle caratteristiche dell’impianto elettrico, anche se ció non é richiesto dal Decreto Ministerale nr. 37/2008.

Il quadro elettrico, nello specifico, é formato dall’involucro, dall’interruttore generale, da uno o piú interruttori magnotermici e da almeno due interruttori differenziali – salvavita.

La normativa tecnica

Il quadro deve rispondere a determinare norme di prodotto, nello specifico la CEI EN 61439. Questa norma dinstintamente distingue il quadro elettrico dal resto dell’impianto e ció implica che, anche per interventi al solo quadro elettrico, é necessario indicare tutte le modifiche apportate. La CEI EN 61439 é il punto di riferimento per quanto riguarda i quadri elettrici; in caso di quadri utilizzati in ambiente domestico o similare é peró ancora in vigore la norma italiana CEI 23-51.

Per evitare confusione, errori e possibili conseguenze pericolose, il nostro consiglio é sempre quello di rivolgersi ad esperti del settore.