PONTEGGIO E MESSA A TERRA
Cosa significa “messa a terra“? Per messa a terra si intende il collegamento di tutte le parti in metallo ad un dispersore collocato nel terreno. In questo modo le parti metalliche ed il terreno hanno lo stesso potenziale energetico ed in questo modo, la corrente che potrebbe originarsi da un contatto accidentale con un elemento in tensione, non dovrebbe causare nessuna scossa elettrica. L’impianto di terra rappresenta quindi un elemento necessario ed obbligatorio per evitare scariche e tensioni che possano mettere in pericolo gli addetti ai lavori o gli strumenti impiegati. Di conseguenza, qualsiasi elemento considerato potenzialmente „pericoloso“ in questo senso, deve essere necessariamente messo a terra.
Cosa dice l’Inail?
L’Inail indica molto precisamente nella sua pubblicazione i componenti dell’impianto di terra, fra cui troviamo i seguenti:
- dispersore, che rappresenta la parte che collega il tutto a terra;
- nodo principale di terra, costituito da una barra di rame con a capo i conduttori di protezione che fungono da collegamento;
- conduttori di protezione, che collegano la corrente al collettore principale ed al dispersore;
- conduttori di terra, che collegano il nodo di terra ad i corpi metallici che non fanno direttamente parte dell’impianto elettrico come ad esempio i ponteggi.
Inoltre, l’impianto deve essere regolarmente dichiarato all’Inail e all’Arpa/Asl, tramite l’invio di dichiarazione di conformità entro 30 giorni dalla data di inizio dell’esercizio.
Chiaramente, l’impianto deve essere regolarmente mantenuto e controllato in modo da garantirne l’efficienza.
Sicurezza in primis
Inutile dire che la “messa a terra” è un argomento delicato e bisogna porre particolare attenzione alle normative in merito. In caso di dubbi, è sempre meglio rivolgersi ad esperti del settore come gli specialisti di Morello Impianti. Grazie al loro supporto si potrá operare in completa sicurezza sotto tutti i punti di vista.